Deborah Martino 29.giu 2022—21.lug 2022

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Foto: Alberto Messina

PICCOLO CELESTE

Dopo “Notes For Dried and Living Bodies in Corso Umberto” intervento di Luca Trevisani presentato in collaborazione con Pinksummer Contemporary Art di Genova, “PICCOLO CELESTE” è il primo episodio della seconda edizione del palinsesto espositivo dedicato ai giovani emergenti, coordinato quest’anno da Giulia Menegale e realizzato in dialogo con Luca Trevisani che ha selezionato i quattro artisti partecipanti al progetto.

In occasione di questa prima mostra personale, Deborah Martino porta in scena la sua pratica espressiva trasformando la vetrina di Platea in un portale aperto su un mondo altro: una dimensione che nelle sue intenzioni si avvicina al cosmo e trascende la comune materialità. Evocata dal titolo “PICCOLO CELESTE”, questa dimensione è popolata da circa una trentina di sculture che Martino ha modellato appositamente per Platea usando plastilina e argilla, con l’aggiunta di carta velina per donare loro colore. Si tratta di corpi-scultura, reliquie e resti, certi schierati, altri adagiati sul pavimento di Platea, con cura e delicatezza. Sostenuti da uno scheletro di spago e filo di ferro, i corpi-scultura di Martino appaiono fragili e sul punto di scomparire sotto gli occhi del visitatore. Ora dissolvendosi in quelle forme organiche e fluide che le caratterizzano, ora cadendo in frammenti. Sulla superficie delle sculture, rimangono evidenti le tracce delle dita dell’artista che le ha modellate restituendo così, all’interno del mondo fittizio creato dalla vetrina di Platea,  il lento processo di creazione che le ha generate. La pratica di Martino, infatti,  è incentrata sul tentativo costante di trascendere la propria dimensione carnale e individuale attraverso una progressiva “metabolizzazione del sé”, come la definisce l’artista. Attraverso l’elaborazione di una forma personalizzata di scrittura automatica, l’artista concepisce figure in grado di articolare i vari stadi che definiscono l’esperienza comune di un corpo: la sua possibilità di procreazione, il suo deperimento e la sua dissolvenza in un corpo altro. Con la sua ricerca artistica, che include principalmente scrittura, disegno a pastelli e scultura, Martino sembra sostenere che nuove modalità di relazione tra corpi possano nascere, innanzitutto, da una rinuncia volontaria rispetto a ciò che si concluderebbe altrimenti nella sfera dell’individuo e, quindi, dell’individuale. Trascendendo la nostra limitatezza, segnata dai confini del nostro corpo-carne, sembra suggerire l’artista,  possiamo riscoprire una innata capacità di apertura verso l’altro, la persona che ci sta accanto, utile a rifondare una concezione di alleanza e affiliazione al di là di ogni struttura sociale, o  legame prestabilito.

BIO

Deborah Martino vive e lavora attualmente a Torino. Dal 2020, ha lavorato come assistente per l’artista Paolo Cirio. Nel 2021, si è laureata nel triennio di Arti multimediali presso l’Università Iuav di Venezia. Il suo lavoro è stato esposto nelle seguenti mostre : UNCOATED-CONTENT , Mucho-Mas! Artist run space, Torino (IT); LAB1 ArtVerona, Verona (IT); Esterno Notte, CAMERA – centro italiano per la fotografia, Torino (IT); DISFA, LINK, Bologna (IT). La sua ricerca si focalizza principalmente sui corpi, organici e non, analizzandoli attraverso processi sperimentali e di metamorfosi. Incrociando vari media, dal disegno alla scultura fino alla scrittura di diari, la sua pratica ha come obiettivo la decostruzione del corpo fisico per ricercare nuove forme e identità in esso contenute, affini al concetto di corpo cosmologico. A partire dall’analisi delle relazioni e fusioni che avvengono fra corpi, Martino suggerisce quindi una nuova idea di famiglia collettiva, identificandola in un corpo unito che si muove insieme a tutta l’energia del Cosmo.

CURATRICE

Giulia Menegale è una curatrice indipendente e ricercatrice. Ha completato una magistrale in Contemporary Art Theory presso Goldsmiths, University of London, nel 2020 e una triennale in Arti Multimediali presso Iuav (Università di Architettura di Venezia) nel 2018. Attualmente, è PhD candidate in Museum Studies presso gli IMT di Lucca. Ha collaborato come assistente curatoriale, editoriale e ricercatrice con: Looking Forward C.I.C. (Londra, UK), Castello di Rivoli – Museum of Contemporary Arts (Torino, IT), Island gallery (Bruxelles, BE) e Taryn Simon Projects (New York, US). I suoi articoli sono stati pubblicati da: WCS/CD (Belgrado, RB), Subbcultcha (Amsterdam, NL), Artillery Mag (L.A., US) e altre riviste accademiche. Ha preso parte nelle seguenti residenze e corsi curatoriali: Bagni d’Aria (Torino, IT), Salzburg Summer Academy (Salisburgo, AU), IMMA- Art and Politics Summer School (Dublino, IR), Unidee, Fondazione Pistoletto (Biella, IT) e Ramdom (Lecce, IT). Sarà fellow presso CuratorLab di Stoccolma per l’edizione 2022-23. Attualmente collabora con Âyiné, una casa editrice indipendente brasiliana, per la produzione di una collana di libri d’arte e teoria. Avvalendosi di una prospettiva intersezionale ed elaborando un’analisi della realtà attraverso la teoria degli affetti e l’analisi istituzionale, la ricerca di Menegale si focalizza sul valore epistemologico delle emozioni negative e il loro ruolo potenziale nei processi di formazione del soggetto, al di là di paradigmi sociali portanti, interiorizzati dal singolo.

MAIN PARTNERS

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Platea Palazzo Galeano:
Corso Umberto 46, Lodi, 26900
Platea Project:
Via Maddalena 3, Lodi, 26900 (aperto solo su appuntamento)

email: info@platea.gallery
whatsapp: +39 351 149 8258